Una modesta proposta per aiutare ad uscire dalla crisi

Premetto che sono vari mesi che cerco di scrivere questa cosa con piu' ordine, ma l'argomento e' talmente ampio che poi mi areno e non continuo. Quindi esporro' semplicemente alcuni obbietivi auspicabili, e poi cerchero' di spiegare perche' credo che siano problemi tecnicamente risolvibili. Sulla fattibilita' politica di quanto discutero', preferisco non esprimermi in questa fase.

Obbiettivi:
  1. Stimolare la domanda.
  2. Ridurre i costi della politica e incentivare un'amministrazione morigerata dello stato.
  3. Migliorare la posizione fiscale dello stato.
  4. Creare una piattaforma per valorizzare il patrimonio artistico nazionale
Come fare:
  1. Annunciare che l'apparato statale italiano viene spostato in una nuova localita'. Io la farei qui, ma se conoscete altri luoghi pianeggianti con ottimi collegamenti autostradali e ferroviari esistenti, ditemi pure.
  2. Espropriare i terreni agricoli a valore di mercato, costruire case, ed offrirle a prezzo di costo (o quasi) agli impiegati statali che si impegnano a trasferirsi  nella nuova capitale per un minimo di dieci anni. Gli impiegati che valutano la loro vita Romana piu' di una casa quasi gratis in 10 anni vengono "trasferiti" (amministrativamente) alle varie filiali romane dei ministeri.
  3. Convertire gli immobili di pregio statali in musei, gallerie, e quant'altro possa riportare Roma nella posizione di capitale culturale del mondo. Titolo che gli spetta di diritto e che soltanto la nostra ignavia le ha strappato.
  4. Convertire le varie caserme e altri immobili di valore artistico scarso o nullo. Principalmente in ricettivo. Venderne una parte consistente. E mantenerne una quota di proprieta' statale che viene offerta a prezzi scontati ad agenzie che organizzano viaggi dove almeno la meta' delle notti viene passata in regioni che non sono gia' turisticamente sature.
Ovviamente questa e' una operazione molto semplificata, che serve solo a fare vedere i principali flussi di cassa. 
Vediamo come questa proposta affronta i problemi del primo elenco.
  1. Stimolare la domanda: beh una nuova citta' di non meno di 500,000 persone, e realisticamente molte di piu'. Una citta' in cui serve praticamente tutto nuovo. E voglio vedere se l'industria sarebbe ancora in crisi.
  2. Ridurre i costi della politica e incentivare un'amministrazione morigerata dello stato: spostando i ministeri in una citta' con un piano regolatore appositamente sviluppato, i politici non potrebbero piu' lamentarsi degli alti costi di vivere a Roma, della necessita' di autisti vari per via del traffico, o del bisogno di imponenti budget per mantenere immobili di indiscusso valore storico. 
  3. Migliorare la posizione fiscale dello stato: Roma e' la citta' piu' cara d'Italia. Costruire in aperta compagna costa poco. Dunque il solo fatto di liberare immobili di proprieta' statale a Roma per costruirli fuori permette di mobilitare imponenti risorse finanziarie.
  4. Creare una piattaforma per valorizzare il patrimonio artistico nazionale: Spostare l'apparato statale fuori da Roma vuol dire liberare la piazza per farla diventare la citta' piu' visitata del mondo.invece che la DODICESIMA.
Nei prossimi post analizzero' alcune delle varie obiezioni possibili, che siete chiarrametne invitati a proporre.

L'ispirazione di Brasilia e' stata ovviamente presente, ma si potrebbe anche fare una citta' bella...

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